FASE 1: CRESCITA E DELIRI
Nella prima fase le pagine nascono e tentano di comunicare agli altri la propria presenza. Seguono promesse di mirabolanti vincite, con successive ondate di likes e followers. E’ la fase del celolunghismo: “Sono un professionista da 15 anni…”, “Guadagno migliaia di euro ogni mese col betting…”, “Vi farò sapere dei match truccati…”. Se esistessero tutti questi professionisti, probabilmente i bookmakers avrebbero già chiuso. I pronostici, sono alternati con meticolosità a messaggi pubblicitari, che invitano gli utenti ad iscriversi ai bookmakers. Affidabili o inaffidabili: non importa. Ciò che conta è il numero di persone registrate, o semplicemente il numero di persone che cliccano per il Pay per Clic.
FASE 2: ROI IN NEGATIVO E POLEMICHE
Dopo una prima fase di crescita esponenziale, nel medio-lungo termine vengono fuori i limiti di giocate spettacolari, quali l’1 dell’Inter contro il Cittadella a 1,01. Alcuni utenti, pronti ad ascoltare tutti i consigli dei guru (o presunti tali) cominciano a notare che la propria cassa è in rosso. Il Return On Investment è paurosamente negativo e dunque iniziano i primi dubbi sulle reali capacità del “professionista da 15 anni”. Iniziano polemiche, tweet al veleno, commenti acidi.
FASE 3: CHI L’HA VISTO?
Improvvisamente, la pagina non viene più aggiornata. In alcuni casi, il profilo viene disattivato. Segue delusione degli utenti. Dal punto di vista del para-guru, gli obiettivi sono stati raggiunti: tanti likes corrispondono a tante possibilità di ottenere remunerazione dai contratti di affiliazione.
FASE 4: RINASCITA
In quest’ultima fase, c’è il ritorno dei paraguru. Una nuova parabola è pronta per il lancio. Rigorosamente con nuova pagina/profilo e nuovo nome, per rimandare la rete in mare e prelevare nuovi pesci. Risegue la fase 1, poi la 2 e poi la 3. E’ il business dei paraguru, bellezza.
PS: noi non vi lasceremo mai. Seguiteci su Facebook, Twitter e Google Plus.
PPS: e non vi consiglieremo mai di giocare l'1 dell'Inter contro il Cittadella a 1,01.