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Ecco cosa penso del convegno sul betting exchange

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Convegno Betting Exchange
Il convegno sul betting exchange organizzato ieri a Roma, ha fatto tanto chiacchierare. Essendo stato presente lì fisicamente e avendo assistito all'intero evento, sono una delle persone che può esprimersi in merito. Innanzitutto, ringrazio i ragazzi di Betting Exchange Italia per il cordiale invito e per la stupenda location scelta. Poi, saluto con affetto tutti coloro che ho conosciuto al Convegno e che mi hanno parlato dei loro post preferiti qui sul Blog!
Di seguito, spiegherò tema per tema, cosa ne penso di ciò che è successo ieri. Cercherò anche di rispondere alle tante domande che mi sono arrivate in queste ore.

Il Convegno

In questa settimana, ho letto qualunque cosa su questo convegno. Che fosse totalmente inutile, oppure che fosse un evento di marketing nato per parlare dei corsi a pagamento, oppure che fosse una giornata nata solo per pubblicizzare Traderline. La mia opinione? Innanzitutto, c'è solo da ringraziare chi si prodiga per creare un punto di incontro fisico per tutti gli amanti del betting exchange (in più: gratis). Personalmente, accoglierò sempre positivamente eventi del genere, anche in futuro. Il Convegno è stato inutile? Per nulla. Chi è stato presente al convegno:

  •  Ha potuto socializzare con altri appassionati di betting exchange (c'erano ex .commisti ma anche neofiti), in una location mozzafiato.
  • Avrà Traderline per 3 mesi gratuitamente, invece che 1.
  • Ha potuto porre domande ai relatori
  • Ha potuto dibattere riguardo le simulazioni di trading live (in particolare su Cesena-Empoli).
La crescita del betting exchange, passa anche attraverso eventi del genere.

Il convegno è stato organizzato per promozionare i corsi a pagamento di Betting Exchange in Italia? Sicuramente, anche per questo. Ma il focus è stato sul betting exchange in generale, non sui corsi. Tant'è vero che si è parlato dei corsi per non più di 15 minuti sulle svariate ore passate lì. Anche qui, non vedo spunti per sterili critiche: i ragazzi di Betting Exchange Italia, tra i servizi che offrono, inseriscono anche la formazione a pagamento (sia a coloro che operano sul .com sia a coloro che operano sul .it). Legittimamente. Chi vuole, può partecipare. Se uno non vuole (per qualsiasi ragione), è libero di non partecipare. 

Traderline

Anche qui, ho sentito qualsiasi tipo di critica, da purtroppo chi non ha mai provato il software in versione italiana. Dunque non conoscendolo. Come ha sottolineato il Country Manager di Betfair Italia, la crescita del betting exchange, passa attraverso il miglioramento dell'intero ecosistema italiano. Questo ecosistema, comprende in maniera assoluta anche tutte quelle aziende che investiranno per produrre software. 

Dunque, la notizia dell'approdo di Traderline in Italia, è una piccola buona notizia per i veri appassionati di betting exchange. Poi, so benissimo che non tutti lo useranno. I software piacciono ad alcuni, ma non a tutti. Legittimo. Ma non capisco perchè Traderline non possa avere la libertà di investire dove gli pare, e soprattutto non capisco le critiche preventive verso coloro che decideranno di abbonarsi al prodotto. 

Ho avuto l'impressione di un CEO (dott. Margalho) molto ambizioso, che ha detto chiaramente di voler diventare la piattaforma di trading numero 1 al mondo. Ci riuscirà? Sarà il tempo a stabilirlo. Il prodotto, avendolo già provato, offre una serie di caratteristiche interessanti. È utile solo per chi fa scalping? Assolutamente no. Certamente, è vero che una piattaforma di betting exchange molto liquida, permetterebbe di sfruttare in pieno le potenzialità del prodotto. Il betting exchange in Italia, offre piattaforme molto liquide al momento? No. 

Altra critica che ho sentito ripetere all'infinito: l'evento è stato organizzato solo per pubblicizzare la piattaforma. Ma assolutamente, no. Credo, invece, che sia stato organizzato un degno evento per accogliere nel migliore dei modi un software che sta per sbarcare in Italia. Così, come sono certo che ne verranno organizzati altri per accogliere degnamente i prossimi software che sbarcheranno sul mercato italiano. 

Di Zanni (Country Manager Betfair.it)

La diplomazia di Di Zanni all'evento era quotata 1.01 su Betfair Exchange. Di positivo, c'è da sottolineare che ha risposto a domande su tematiche abbastanza spinose (liquidità, mercati sospesi, marketing, nuove funzionalità). Lui ha garantito di essere a conoscenza del divario che separa il .it al .com, ma anche del fatto che tutto questo è fisiologico per un prodotto lanciato da qualche mese. Ovviamente, qualsiasi paragone risulta improbabile. Ecco, è un po' quello che sottolineo io da diversi mesi. Io e Di Zanni, siamo peraltro in buona compagnia. Ricordate le parole di Bancora sull'argomento?

Altro aspetto positivo, riguarda la promessa di migliorie costanti nei prossimi mesi, sia per quanto riguarda la piattaforma, ma anche per quanto riguarda il marketing, specificatamente rivolto al betting exchange.

Sulla liquidità, il punto è questo. Betfair.it, è pienamente consapevole del fatto che il fattore critico di successo di una piattaforma di betting exchange, sia proprio la liquidità. Detto questo, ci sono una molteplicità di soluzioni per migliorare questo aspetto: crescita organica degli iscritti, più software, più affiliati, più formatori, liquidità condivisa tra piattaforme italiane, liquidità condivisa con alcuni paesi selezionati, liquidità internazionale. Tutte queste soluzioni, sono allo studio della società. Ora, chi ha un po' di sale in zucca, sa benissimo che non tutte queste variabili dipendano dalla società. Alcune, infatti, dipendono esclusivamente dal regolatore.

Ora, c'è un altro aspetto da considerare. Ovvero: l'utenza media del betting exchange in Italia, al momento, non si preoccupa del problema della liquidità. Non tutti coloro che operano su Betfair Exchange hanno anni di esperienza alle spalle. Per molti, Exchange significa puntare sull'1 del Milan, sperare che segni per poi andare a bancare. Ma senza conoscere le molteplici sfumature del trading o dello scalping. Credete che tutti sappiano quali sono i vantaggi di un mercato liquido? O la fondamentale importanza di avere lavagne di punta e banca vicine al 100%, con quote vicine? 
Quindi, in virtù del fatto che l'utenza media del .it, al momento ha un livello di conoscenza basilare, il problema della liquidità, per Betfair (parola di Di Zanni), riguarda solo una parte di coloro che operano sulla piattaforma. Ecco, se dovessi individuare la nota stonata dell'evento, direi questo aspetto. 

Infine, un ultimo riferimento a coloro che si sono addormentati e magari faticano a svegliarsi dal sogno di ritornare sul .com. No, non ci sono possibilità di un ritorno sul .com. La realtà, è questa. L'unica possibilità, è l'emigrazione oppure cercarsi un prestanome (con tutti i rischi del caso). Betfair in Italia, continuerà a proporre i suoi tanti prodotti (Sportsbook, Casinò, Poker, Exchange ecc). 



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