Comunque, non sono qui per parlarvi dello sfruttamento dei bonus, ma di cosa penso, realmente, del betting exchange in Italia. Ho investito su entrambe le piattaforme, cifre irrisorie. Non ho superato le 2 cifre sia su Betfair, sia su Betflag. Perchè? Perchè le condizioni normative presenti in Italia, mi imponevano di essere al massimo prudente.
Il nodo principale del betting exchange in Italia, è costituito dalla liquidità. Chi segue questa vicenda sin dall'inizio, sa benissimo che nel decreto iniziale, la liquidità internazionale, c'era. Successivamente, è stata tolta, poichè gli accordi tra i vari paesi (e dunque tra legislazioni differenti in materia) non sono semplici da raggiungere.
Non avere la liquidità internazionale, significa avere condizioni enormemente differenti da betfair.com, ovvero la piattaforma utilizzata dalla massa critica di Traders che oggi è presente (in parte) sulle piattaforme italiane. In questa situazione mi è capitato di vedere e sentire di tutto. Tipo di persone che cercano di abbinare 3-4 cifre in mercati semi-vuoti, che non riescono a rendersi conto che una delle prerogative del betting exchange è adattarsi al mercato.
C'è stato solo questo problema? No. La lista dei mercati sospesi senza motivo da Betfair, anzi no dal regolatore, anzi no da Sogei, è lunga. Abbiamo assistito e continuiamo ad assistere ad un balletto di responsabilità che non fa altro che amplificare le critiche.
Continuiamo a ritenere assurdo che non si possa operare di notte, così come è assurdo non avere nè grafici nè tools a disposizione per fare un trading come Dio comanda. Senza parlare dell'assenza ingiustificata degli antepost. A proposito: anche Chi l'ha visto? si è occupata della questione.
Ho letto su qualche Blog che mi hanno segnalato che settembre 2014, sarebbe stata la maturazione completa del progetto italiano. Più che maturo totale, questo Exchange italiano a me sembra essere molto, troppo acerbo.
Questo significa che sia tutto da buttare? Che nulla sia migliorato in questi 5 mesi? Assolutamente, NO. Bisogna semplicemente rendersi conto della situazione e cercare di migliorare il più velocemente possibile per rendere davvero competitivo l'Exchange made in Italy.